Non state per leggere un manuale che vi insegnerà ad evitare giocate sbagliate, ma un articolo che cerca di spiegare quali sono gli errori di tipo psicologico (sia cognitivi che emotivi) che spingono le persone a giocare in continuazione pur senza vincere.
Sintetizziamo 5 gruppi di errori:
- errori di "apprendimento": basati sul meccanismo del "rinforzo intermittente a intervalli casuali": quando ad un nostro comportamento segue un premio non in modo continuativo, ma solo a volte, questo fa sì che ci si ricordi meglio delle vincite e si sia spinti a riprovarci. (Cliccare qui per una spiegazione più completa e con esempi della vita quotidiana)
- errori di valutazione: nonostante le persone abbiano una provata "avversione al rischio", per cui tra la prospettiva di perdere 50 euro o vincerne altrettanti si tende a non rischiare perché la perdita provoca vissuti negativi, si continua a giocare ai vari "gratta e vinci" ecc. perché quei soldi non sono considerati una perdita, ma "un costo", come se fosse il prezzo della cena al ristorante o di una vacanza (clicca qui per approfondire e leggere altri esempi
- errori di contabilità mentale: a differenza di quando una persona si trova a dover maneggiare dei dati di cui realmente a valutare costi e benefici (per esempio: spese e guadagni rispetto ad una proposta lavorativa), nel caso del gioco, la valutazione non viene fatta tenendo compresenti i costi e le vincite. Ogni giocata è considerata "a sé" dalle altre, per cui i costi sembrano sempre molto ridotti, ma le vincite appaiono molto vantaggiose (ad esempio: vinco 40 euro al lotto e sembra di aver guadagnato rispetto alle 2 euro spese per la giocata, ma non si tiene conto di quante giocate sono state fatte nel frattempo)
- errori di stima di probabilità: il nostro cervello non riesce a concepire concretamente valori e grandezze quali "una possibilità su due miliardi" o simili, cioè i valori su cui si basano le combinazioni dei vari jackpot dei giochi a premi. Per via di queste stime errate, si tende a considerare "più possibili" di quanto lo siano realmente i premi e le possibilità di vittoria.
- Effetto dei costi persi (sunk cost effect): dopo varie perdite, subentra una sorta di spirito di rivalsa, per cui l'aver già investito delle risorse in qualcosa che si sta rivelando improduttivo, anziché razionalmente ritirarsi, si incrementa il gioco, nella speranza di "gioco tutto così vinco tanto e mi rifaccio". Questo ultimo errore spiega anche perché in tempo di crisi economica, come quello che stiamo vivendo, anziché ridursi l'attitudine al gioco, questa aumenta.