Dal blocco al cambiamento: la storia di "Russian Doll" e di "Ricomincio da capo"
Russian Doll è una serie del 2019 trasmessa da Netflix. La trama è molto semplice: nella giornata della festa per il suo trentaseiesimo compleanno, una giovane donna muore e si risveglia (o resuscita?) nel bagno dell'appartamento in cui è in corso la festa per il suo compleanno. Si tratta di un copione destinato a ripetersi innumerevoli volte e la protagonista cercherà di interrompere questo loop attivando cambiamenti e cercando di scoprire il senso della propria situazione.
Per certi versi, la trama ricorda molto la situazione vissuta in "Ricomincio da capo" (The Groundhog Day) da Bill Murray , un meteorologo inviato in un paesino della Pennsylvania per assistere alla ricorrenza del "Giorno della Marmotta".. una tradizionale festa nel cuore dell'inverno nella quale il comportamento di una marmotta dovrebbe prevedere se l'inverno stia finendo o proseguirà in modo rigido. Il protagonista vive malvolentieri il proprio incarico, totalmente scettico sulla valenza meteorologica dell'evento e non apprezza il paesino in cui si tiene la manifestazione. Quel che è peggio è che il personaggio interpretato da Bill Murray, si risveglierà ogni giorno alle 6.00 in punto rivivendo esattamente la stessa giornata.
Sia in "Russian Doll" che in "Ricomincio da capo" i due protagonisti si ritrovano a vivere ininterrottamente la stessa giornata. Sebbene vi siano differenze importanti (in Russian Doll è la morte che pone fine ad ogni giornata, in Ricomincio da capo invece è invece la sveglia delle 6.00 ad annunciare l'inizio dello stesso identico giorno), è interessante l'analogia col lavoro in psicoterapia.
Entrambe le persone sono "bloccate" in una fase della loro vita in cui non riescono ad andare oltre. Qualcosa li blocca.
Tentano di modificare in autonomia alcune modalità, in alcuni casi fanno tesoro dell'esperienza per volgere a proprio favore alcune situazioni, non riuscendovi..
Che cosa porta al cambiamento?
Che cosa permette ai due protagonisti di uscire dall'impasse e proseguire con la loro vita, interrompendo il loop continuo in cui erano bloccati?
A mio modo di vedere sono due gli elementi comuni:
1) l'incontro con l'altro: in entrambi i casi, i due protagonisti riescono a condividere la propria esperienza, percepita come irreale, incomprensibile ... e quindi da non divulgare ad altri (quante analogie con le storie che si incontrano nel lavoro in psicoterapia), .. ma a un certo punto riescono a rivelare a qualcuno la propria condizione. In Russian Doll, la protagonista si accorge di come uno sconosciuto possa capirla perchè condivide la sua stessa situazione, mentre in "Ricomincio da capo", è una confidenza a una persona di cui il protagonista si fida.. Citando la Mazzantini, potremmo dire che "nessuno si salva da solo".
2) il cambiamento delle situazioni esterne parte da un cambiamento interno alla persona: il protagonista di "Ricomincio da capo" inizia a modificare il proprio modo di essere, focalizzandosi più sull'altro che non su se stesso... la Nadia di "Russian Doll" invece, è chiamata a un'opera di cambiamento ancora più profonda, che la costringe a risolvere alcuni episodi della propria infanzia e a rileggere relazioni affettive per lei importanti appartenenti sia al passato, sia al presente.
Sia l'incontro con l'altro, sia il focalizzarsi sul proprio modo di costruire la realtà (a discapito del porsi come dipendenti da quanto accade), sono due perni importanti di un percorso di psicoterapia e, più in generale, di come si può costruire un percorso di cambiamento