Da cuccioli a invisibili: i bambini trascurati
Siamo attratti dai cuccioli.
Vale se vediamo cani, se vediamo gatti, elefanti, leoni... i cuccioli ci attraggono di più degli adulti. Muovono tenerezza, affetto...
Anche quando si parla di cuccioli d'uomo è così, basti pensare la centralità che assume un bambino piccolo se si trova in un contesto con altri adulti: pensate ad un bambino piccolo nel vagone del treno, in metropolitana, nella sala d'attesa della banca o in posta.
Vi sono però genitori che per disinteresse o per incapacità (patologia psichica, condizione di dipendenza da sostanze, persone a loro volta non state accudite in modo adeguato) non riescono a rispondere ai bisogni fondamentali dei figli, in modo continuativo.
I volti della trascuratezza
Vi sono tre tipi di trascuratezza: fisica, emotiva ed educativa
La trascuratezza fisica
La trascuratezza fisica si caratterizza dalla mancanza cura materiale, concreta e fisica del bambino.
La forma più evidente è l'abbandono, definitivo o continuativo: per esempio, senza motivi validi, lasciare il figlio ad altri per periodi lunghi.
L'incapacità di provvedere ai bisogni primari, quale, per esempio, alla nutrizione. Colgo l'occasione per sottolineare che non si parla mai di trascuratezza se legata solo ad aspetti economici. La trascuratezza alimentare non è solo quando il genitore non dà cibo al bambino, ma anche quando fornisce un'alimentazione inadeguata, provocando obesità e altre patologie.
La mancanza di igiene è un'altra forma di trascuratezza, come anche non provvedere ad un abbigliamento adeguato all'età e alle condizioni climatiche.
Non vestire un bambino adeguatamente significa anche esporlo a rischi per la propria salute,che costituisce un altro elemento di trascuratezza, così come l'indifferenza per la sua sicurezza: portarlo in macchina senza gli adeguati strumenti di sicurezza, o mentre il genitore è ubriaco, lasciare il bambino da solo in macchina (tanti i casi di cronaca), lasciare oggetti contundenti o farmaci a portata del bambino sono altri esempi.
La trascuratezza emotiva
A volte i bambini possono essere trascurati anche quando del tutto curati sul piano degli accudimenti fisici e materiali.
Per questo motivo una trascuratezza emotiva è più difficilmente rilevabile, ma produce conseguenze ben peggiori e più durature.
L'esempio più estremo è non tutelare i figli dalla violenza domestica, condizione che porta a classificare la situazione come violenza assistita.
Ma anche non avere attenzione per i bisogni affettivi del bambino, non dare sostegno emotivo sono segnali di trascuratezza.
Trascuratezza educativa
Tra i compiti dei genitori vi è quello di educare i figli, di essere un riferimento e un contenimento: non dare regole a un bambino non significa farlo crescere libero e sereno, ma vuol dire lasciarlo preda di angosce e reazioni emotive incontrollate, oltre che all'incapacità di gestire le frustrazioni (cosa che la vita non dimentica di somministrare).
Per questo motivo, non essere in grado di dare regole, di educare al loro rispetto, costituisce una forma di trascuratezza, così come il disinteresse verso gli aspetti scolastici e socializzanti.