Lo stress è un tema molto attuale ai nostri giorni, soprattutto quando collegato al discorso lavorativo.
Su Psicologo Melzo Psicologo Novate abbiamo già dato spazio ad argomenti collegati al rapporto tra stress e lavoro:
- la dipendenza da lavoro
- burnout (sia in senso generico, sia specifico per operatori sociali e insegnanti)
In questo articolo ci occupiamo di situazioni meno problematiche di quelle appena elencate: infatti, senza arrivare a livelli di dipendenza da lavoro, ci sono però
molte situazioni caratterizzate da un elevato livello di stress lavorativo che si ripercuote poi in tutti gli altri ambiti dell'esistenza, dalla salute fisica alle relazioni alla qualità della vita.
Ovviamente il lavoro è stancante, a tutti può capitare di arrivare molto stanchi a fine giornata, a fine settimana o di sentire l'impressione che con l'avvicinarsi delle vacanze non si sarebbe in grado di reggere anche un solo giorno di lavoro in più.
Un test che potete fare da soli per capire se siete solo stanchi o stressati è il seguente: se dopo un periodi di riposo la stanchezza è calata, allora eravate solo stanchi. Se neanche riposo e ferie vi fanno sentire meno stanchi, allora siete probabilmente stressati.
Ma come avviene il passaggio dalla stanchezza allo stress?
Lo stress matura quando il lavoro è percepito come tensione: grande carico di responsabilità, necessità di raggiungere un obiettivo per guadagnare il minimo indispensabile, ansia legata alla prestazione, ... i motivi della tensione possono essere reali ("se non faccio questo vengo licenziato e devo mantenere coniuge e figli") o psicologiche (ambizione, successo, bisogno di riconoscimento): per il nostro corpo e la nostra mente, motivazioni reali o psicologiche sono in realtà la stessa cosa in termini di tensione e di stress.
Mi capita non raramente di incontrare persone che si rivolgono a me per alcuni problemi che poi si scoprono avere radici nella dedizione assoluta al lavoro, in quanto tale atteggiamento comporta un disinvestimento inevitabile in altre aree (attenzione alle proprie relazioni, al proprio benessere,...).
Spesso però lo stress colpisce chi investe nel lavoro moltissime energie e tempo, per ricercare una realizzazione personale. Non si tratta solo di persone che non avendo famiglia si riempiono la vita col lavoro (questa è una delle letture più diffuse a livello di pensiero comune): in generale, investire tutto nel lavoro per ricercare la propria autorealizzazione è di per sè paradossale, oltre che dannoso, in quanto la nostra esperienza non è caratterizzata solo dall'ambito lavorativo.
Riferimento bibliografico
Martinelli, F (1992). Stress. L'amico che uccide. Blueprint, Trento.