Lotteria degli scontrini tra economia e psicologia

La lotteria degli scontrini è la riprova del fatto che vi sia un connubio ormai consolidato tra economia e psicologia.

La lotteria degli scontrini è solo l’ultimo degli eventi presentati sul sito di Psicologo Melzo e Psicologo Novate che mostrano come tra economia e psicologia vi sia un solido legame: per esempio, si era mostrato come più nobel per l’economia siano stati aggiudicati da psicologi, così come, per chi è interessato, vi è un articolo disponibile che mostra come la psicologia possa aiutare a risparmiare, incidendo sulla propria economia.
Questa volta è l’attualità ci insegna che una delle novità contenute nella Legge di Bilancio 2020 varata dall’attuale Governo è la lotteria degli scontrini, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La lotteria degli scontrini è stata introdotta per incrementare l’economia, riducendo l’evasione fiscale.
Ogni maggiorenne che acquista un bene o un servizio potrà col proprio scontrino partecipare a una lotteria che prevede premi da 10.000 a un milione di euro. Alla base vi è l’idea che la psicologia del consumatore, diventato un potenziale giocatore, lo incentivi a chiedere lo scontrino. Ulteriore regola, introdotta a beneficio di un’economia che vorrebbe ridurre l’utilizzo del contante, è che pagando con bancomat o carta di credito aumentino le probabilità di vincita: in questo modo la psicologia delle persone le indurrebbe a prediligere questo tipo di pagamento.

Come la psicologia, con la lotteria degli scontrini, inciderebbe sull’economia?

Bisogna fare appello a una corrente psicologica chiamata comportamentismo, che tanto ha insegnato sui processi di apprendimento, sia in questioni più tipiche della psicologia, come la relazione genitori figli o l’apprendimento scolastico, sia anche in materie più tipiche dell’economia.
Semplificando al massimo i concetti, la psicologia del comportamento ci insegna che una persona apprende meglio e più velocemente quando a un dato comportamento segue un rinforzo positivo: se un bambino si comporta bene riceve un gioco, se fa bene un compito riceve un bel voto.
Per capire come questo insegnamento della psicologia incida sull’economia e sulla lotteria degli scontrini, bisogna introdurre un altro concetto, relativo alla frequenza del rinforzo. È stato studiato che se un rinforzo si ottiene a “tasso fisso”, cioè con una regolarità (e quindi prevedibilità), l’apprendimento risulterà veloce, ma anche più facilmente estinguibile. Invece, se il rinforzo è somministrato a tasso variabile, l’apprendimento sarà più lungo, ma anche più resistente.
Un esempio che ci porta lontani dall’economia, ma più nell’ambito della psicologia dell’infanzia: se vogliamo aiutare un bambino che fatica a stare seduto a scuola, possiamo decidere di dargli un premio ogni 10 minuti (intervallo fisso), oppure dare un premio a volte dopo 5 minuti, a volte dopo 15, altre dopo 5, poi 10… con un intervallo variabile: in questo caso l’intermittenza del premio produce un apprendimento più lento, ma più resistente. Inoltre, stimola anche la curiosità del vedere se si otterrà il premio.
In economia, questo insegnamento della psicologia si traduce nel meccanismo che dà vita alla lotteria, o all’estrazione del lotto, al gratta e vinci, al superenalotto… questo spiega come mai le giocate sono molto frequenti (a volte a livello patologico): il premio a livello molto variabile genera uno stimolo a tentare la sorte sempre maggiore (spesso perché aumenta anche il premio in palio).
Un esempio di rinforzo fisso invece è, sempre in campo dell’economia, rintracciabile nelle raccolte punti (so che ogni 10 euro di spesa ricevo un bollino).
La nuova lotteria degli scontrini sfrutta quindi questo antico insegnamento della psicologia, al fine di migliorare l’economia del paese.

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