Essendo il lutto uno dei temi più frequenti nelle conversazioni durante le sedute di psicologia e psicoterapia, gli psicologi e psicoterapeuti di Psicologo Melzo Psicologo Milano hanno pensato di dedicare una sezione degli articoli al tema del lutto e della perdita...partendo proprio dall'ironia insita nel lutto e che ora scopriremo.
Una metafora di Carlos Sluzki dipinge meravigliosamente l’idea dell’inevitabilità della dimensione della perdita all’interno dell’esperienza umana: “Le perdite sono le ombre di tutti i possessi, materiali e immateriali”. Così come le ombre compaiono accanto ai corpi illuminati, così anche la certezza che prima o poi perderemo qualcuno (o qualcosa) di caro è una compagna inevitabile… e, altrettanto inevitabilmente, ad una perdita segue un lutto.
Ma che cos’è il lutto? Il lutto è essenzialmente un’esperienza di mutilazione e profondo dolore, che ci fa sentire privati di parti insostituibili e irrecuperabili della nostra vita: in norvegese, la parola “lutto” significa anche “strappo”e “rottura”, due termini che rendono bene l’idea di che cosa si prova in seguito alla morte di una persona amata, soprattutto quando la scomparsa avviene in modo improvviso e inaspettato.
Il lutto è quindi l’insieme dei sentimenti, delle emozioni, dei dolori personali, dei riti sociali e del periodo di tempo che si presentano dopo una perdita importante e irrimediabile.
Ma come mai questo periodo doloroso è così lungo? Forse perché, in questo caso, il dolore, anche se sconvolgente e dilaniante, è comunque un legame con chi non c’è più: se vogliamo, c’è anche una sorta di ironia in tutto questo, dal momento che solitamente la nostra memoria tende a rimuovere i ricordi di momenti ed emozioni negativi.
Il lutto invece no: lo conserviamo e lo difendiamo dall’oblio, perché in fondo è il modo per mantenere il legame con la persona che ora non c’è più. Spesso si tratta di preservare in noi un vuoto che non si vuole riempire, per difendere lo spazio e la memoria di chi abbiamo perso.
Riferimenti bibliografici
BOWLBY, J., Attaccamento e perdita. Vol. 3, Bollati Boringhieri, Torino, 1983.
NEIMEYER R., Lessons of loss: A guide to coping, Brunner Routledge, New York, 2000.
Psicoterapeuta sistemico-relazionale, negli anni ’60 ha collaborato con Gregory Bateson presso il Mental Research Institute di Palo Alto (California) contribuendo a fare del centro la culla del pensiero sistemico-relazionale. Sluzki è stato direttore del MRI nei primi anni ’80 e attualmente si occupa anche di terapie con rifugiati e vittime di tortura.
Un grazie sincero al dott. Primo Gelati, terapeuta familiare e psicologo presso l’hospice dell’ospedale di Legnano, a cui vanno i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti per aver messo con passione la propria esperienza a disposizione.