L'inserimento al nido è per molte mamme il momento della prima vera separazione dal proprio bambino e rappresenta un evento in cui si sperimentano emozioni contraddittorie; voglia (o necessità lavorativa) di ricominciare, contentezza per la possibilità di riprendere i contatti sociali con i colleghi, ma anche tristezza, agitazione, paura, senso di colpa.
Tutti questi sentimenti sono da considerarsi normali reazioni all'esperienza del distacco dal proprio figlio, ma è importante che esse non influenzino in modo negativo l'esperienza che anche il nostro bimbo vivrà nel nuovo ambiente che lo accoglierà.
Ma da dove nascono le emozioni e i sentimenti negativi?
- A volte il primo pensiero è che soltanto noi siamo le più capaci di prenderci cura del nostro bambino,
- ci sentiamo in colpa perché pensiamo di lasciarlo nelle mani di estranei,
- altre volte sperimentiamo anche un po' di gelosia per tutto il tempo che le educatrici trascorrono con lui
- ci sentiamo delle "mamme cattive" perché non dedichiamo la totalità del nostro tempo al nostro bambino.
Niente di più lontano dalla realtà!
Infatti la possibilità di tornare progressivamente alle proprie attività, di dedicarsi ai propri interessi e prendersi del tempo per sé e per qualche uscita con gli amici rappresenta una fonte preziosa per ricaricare le proprie energie, per staccare la spina e permette di essere poi ancora più attive ed energiche quando torniamo a trascorrere il tempo con il nostro bimbo.
Dato che ogni bimbo, fin dalle prime settimane di vita, è capace di percepire le emozioni delle persone che lo circondano, per poter vivere serenamente l'esperienza dell'inserimento al nido è importante che "di pancia" il piccolo senta che anche la sua mamma ha fiducia nelle persone a cui viene affidato, che nonostante la tristezza per stare lontano da lui la sua mamma è contenta di lasciarlo in un ambiente ricco di stimoli in cui le educatrici non vengano percepite come delle rivali, ma piuttosto come un prezioso aiuto per la sua crescita e la sua educazione.
Uno spunto di riflessione che in questo periodo potrebbe aiutarci a fare un po' di ordine è chiederci quali sono i sentimenti e le emozioni che accompagnano l'esperienza del distacco dal mio bambino e quali di queste potrebbero essere un ostacolo per instaurare una relazione con le persone che mi daranno un aiuto nell'accudire mio figlio?