La scuola è un punto cruciale per la vita di un adolescente e per… i suoi genitori, non a caso, nel nostro studio di psicologia a Melzo tanti genitori ci contattano per problemi di rendimento scolastico.
I conflitti legati all’andamento scolastico sono sicuramente ai primissimi posti tra i motivi di tensione nel rapporto genitori-figli.
In effetti la scuola ha un ruolo importante (ma non assoluto) nella crescita di una persona, e in questa età particolare, l’andamento scolastico è importante perché può dirci quale sia il progetto di vita di un ragazzo ha deciso di intraprendere.
La scuola pone agli adolescenti-studenti dei veri e propri compiti di sviluppo il cui esisto ha considerevoli ricadute sul piano individuale e sociale.
In particolare, i due compiti più difficili ed impegnativi rispetto alla scuola riguardano la scelta del tipo di scuola da frequentare e i momenti di passaggio tra cicli scolastici, soprattutto tra la scuola media e le superiori.
Il momento della scelta è significativo perché se da una parte essa segna l’inizio di un nuovo percorso, allo stesso tempo si colloca al termine di un processo decisionale che ha rappresentato per il ragazzo un lungo momento di riflessione centrato innanzitutto su se stesso e sul proprio progetto di vita (che cosa voglio fare da grande? In che cosa sono più capace? Deluderò qualcuno?).
A nostro modo di vedere, la scelta scolastica, anche quando compiuta apparentemente in totale autonomia, non può esser considerata astraendola da un più complesso gioco di relazioni e aspettative familiari, alle quali il ragazzo può aderire od opporsi, e che la famiglia può incentivare, accettare o disapprovare.
Al di là del fatto che vengano esplicitate o taciute, le emozioni, i pensieri e le reazioni della famiglia alla scelta della scuola costituiscono un elemento chiave nel caso in cui la scelta compiuta non porti a risultati scolastici soddisfacenti.
Ovviamente una scelta rivelatasi poco adatta complica il percorso di autonomia e di crescita del ragazzo, ma ancora più importante è il modo in cui all’interno della famiglia viene vissuto il tutto: è importante per il ragazzo sentire che anche se la scelta non si è rivelata felice non sono messe in discussione l’amore e la stima da parte dei genitori.
Il secondo compito relativo alla scuola consiste nel passaggio da un ciclo all’altro, come dalle medie inferiori alle superiori e da queste ultime all’università. Il cambio di scuola è un momento delicato, perché richiede al ragazzo la capacità di individuare nuove strategie cognitive, relazionali e sociali per ambientarsi in una scuola nuova, con regole, richieste e ed organizzazione diverse da quelle a cui si era abituati fino a pochi mesi prima.
In questa fase è possibile che affiorino difficoltà scolastiche già presenti in precedenza, che però vengono accentuate dal cambio scolastico e dai cambiamenti adolescenziali: i ragazzi molto spesso, non concepiscono l’impegno scolastico come momento importante per il proprio sviluppo. Più facilmente l’adolescente si sente oppresso dal dover studiare, compiti e libri diventano un ostacolo a quanto di più importante c’è in questa fase della vita, ovvero la ricerca della possibilità di sperimentarsi, di relazionarsi agli altri.