Come affrontare la paura del Coronavirus rendendola utile e senza cadere nel panico?
Difficile non provare l'emozione della paura di fronte all'emergenza sanitaria del Coronavirus: come affrontare però la paura del Coronavirus? Le emozioni non sono mai sbagliate o giuste, sono informative e adattive. In un altro articolo, scritto per recensire il cartone animato "Insideout", avevamo mostrato come da un punto di vista psicologico siano soprattutto le emozioni più difficili e sgradevoli da provare quelle che ci aiutano maggiormente a crescere e sono anche più adattive.
Già, adattive: affrontare la paura del Coronavirus significa partire dal concetto che la paura è un'emozione che nel corso dei millenni ha aiutato l'uomo a rimanere in vita. La paura ci permette di evitare di esporci a situazioni pericolose e che potrebbero indurci a farci del male, o, peggio morire.
Nei primissimi giorni dell'inizio del riconoscimento della diffusione del Coronavirus in Italia, si era diffusa la notizia che il "paziente 1" avesse cenato nei giorni precedenti con un collega rientrato dalla Cina. Il collega in questione si rivelò poi non esser la causa di contagio, ma in quelle ore uno dei commenti che più circolava nelle persone era: "ma io mai sarei andato a cena con uno rientrato dalla Cina". Si tratta di un esempio di come la paura ci permette di tutelarci in alcune occasioni e che quindi come affrontare la paura del Coronavirus non implichi il cercare di azzerarla.
Affrontare la paura del coronavirus significa considerare anche un altro aspetto peculiare della vicenda: il Coronavirus non rientra tra i pericoli che possiamo controllare ed evitare. Se per affrontare la paura di farmi ritirare la patente posso scegliere di guidare ossequioso di tutte le norme del codice stradale e di non bere nemmeno un bicchiere di vino a inizio pranzo, anche ore prima di rimettermi in macchina, più difficile è essere sicuri di non contrarre il Coronavirus: la paura può essere utile nel farmi evitare situazioni nelle quali il rischio è maggiore, ma non è possibile azzerarlo, nè ora, in una fase di lock-down, nè quando, col tempo, si cercherà di tornare gradualmente a una maggiore ripresa della quotidianità pre-coronavirus. In quella fase sarà ancora più importante affrontare la paura del Coronavirus.
Vediamo in sintesi come quindi poter affrontare la paura del Coronavirus:
- Avere paura del Coronavirus può essere protettivo: averne troppa o non averne affatto, espone a più rischi. Come detto in precedenza, la paura può aiutarci a evitare comportamenti e abitudini che possano essere pericolosi per noi. Ne deriva che non aver paura espone a maggiori rischi, ma anche aver troppa paura, del Coronavirus in questo caso, non è utile. Troppa paura paralizza, incide negativamente sulla qualità della vita e anche, a lungo andare, sul sistema immunitario, perchè diventa uno stress costante e pressante. Inoltre, cercando di tener sotto controllo il più alto numero di variabili, possibili, si finisce inevitabilmente col perdere il controllo, come ci insegnò la tragedia del volo della Germanwings. Avere troppa paura infatti rischia di renderci incapaci di pianificare il futuro e affrontare il presente, poichè stress e panico possono generare comportamenti irrazionali e controproducenti.
- Non cadere nella ricerca compulsiva di informazioni e attenersi alle informazioni scientifiche ufficiali. Siccome il Coronavirus COVID19 è una realtà inedita e allo stesso tempo di interesse globale, sia nel senso di mondiale che in quello di ampiezza delle dimensioni del vivere che ricopre (salute, politica, economia, sport...), è un argomento di cui si parla molto e soprattutto ne parlano in molti. Le persone cercano di affrontare la paura cercando informazioni, al punto che si è generata una "infodemia", cioè una una ricerca compulsiva di informazioni per affrontare la paura del Coronavirus, nell'idea che saperne di più sia più protettivo. Il concetto, di fondo, non è sbagliato: sapere un argomento e conoscere un pericolo permette di affrontare la paura in modo più utile, ma il problema è che nel mare magnum delle notizie sul Coronavirus si sono generate moltissime fake news, che spesso ci raggiungono senza cercarle, mediante social o messaggi su whatsapp. Telegiornali, talk show, rubriche radiofoniche e televisive ospitano esperti, ma anche non, del settore, ma tutti si esprimono come se fossero esperti (i quali, anche al proprio interno, hanno opinioni molto differenti). Per affrontare la paura da Coronavirus occorre limitarsi nell'accesso alle informazioni, scegliendo solo quelle ufficiali e non farsi bombardare da informazioni lungo tutto l'arco della giornata (e della serata).
- Se ci si rende conto che diventa difficile affrontare la paura del Coronavirus, perchè nonostante il tempo che passa si ha l'impressione di un crescente e persistente stato di ansia, angoscia, problemi del sonno e dell'alimentazione, è utile rivolgersi a un professionista (che soprattutto in questi tempi lavorano molto anche on line) per affrontare la paura e, più ampiamente, la situazione.