welcome

 Un film sull'immigrazione clandestina e sui diversi positioning possibili nella cultura dominante

 Welcome (2009), del regista Philippe Lioret, è un film ambientato a Calais, sulla sponda francese del Canale della Manica, da dove molti migranti clandestini cercano di partire per raggiungere l’Inghilterra.

Bilal è uno di loro, è un ragazzino, ancora minorenne, provato da lunghi mesi di viaggio e fuga dall’Iraq, che si unisce ad un gruppo di clandestini che cercano di superare il canale a bordo di un Tir.
Il ragazzo però, a causa di un attacco di panico, comprometterà l’operazione e la possibilità di ripeterla con le stesse modalità: non gli resta che tentare la via del mare, a nuoto… sport in cui non è affatto preparato: per questo motivo Bilal inizia ad allenarsi in una piscina comunale, dove incontra Simon, istruttore di nuoto totalmente disinteressato alle situazioni dei migranti).

Il legame tra Simon e Bilal e l’incedere degli eventi porterà il primo ad ospitare clandestinamente Bilal, con conseguenti problemi con le forze dell’ordine, presentate come estremamente interventiste.
In un'intervista, il regista ha paragonato la legge francese e le modalità delle forze dell’ordine con quanto accadeva, sempre in Francia, ai tempi dell’occupazione tedesca nei confronti di chi offriva rifugio agli ebrei.

Lioret mette in evidenza l’enorme fatica da parte della società dominante ad accogliere l’altro: leggi e forze dell’ordine hanno atteggiamenti “ego sintonici” con quelli espressi dalla popolazione comune, del tutto avversa al flusso di clandestini che popola l'area.

La scelta del titolo è per cui paradossale rispetto all'atteggiamento degli abitanti di Calais: la scritta “Welcome” (benvenuto) compare sullo zerbino del vicino di casa di Simon, delatore e denunciante la presenza di clandestini (e accusando il vicino di altri reati, inclusi la pedofilia).

Il tema del pregiudizio è dominante rispetto a quello dell’integrazione, realtà decisamente lontana agli occhi del regista per come la situazione sociopolitica si sta muovendo.

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