In un articolo di Psicologo Melzo e Psicologo Novate avevo già raccontato dei legami tra le foto profilo di facebook (ma anche whatsapp, foto su instagram...) e alcune variabili interessanti per la psicologia.
Nell'ultimo anno e mezzo però si è diffusa la moda dei Selfie, cioè degli autoscatti fatti con smartphone o tablet da pubblicare sui social network dei quali si è membri (facebook, instagram, whatsapp).
Psicologia sociale e prime impressioni
Le ricerche di psicologia sociale ci insegnano che, a differenza di quel che dice la morale o il buon senso, le prime impressioni sono molto importante nel determinare i nostri pareri e i nostri comportamenti nei confronti di persone che incontriamo per la prima volta o abbiamo appena conosciuto.
In questo campo, diversamente da quel che dice il proverbio che sostiene che "l'abito non fa il monaco", nel campo delle prime impressioni l'abito (l'aspetto fisico, il look...) fa il monaco eccome... Siamo molto condizionati da come una persona appare.
L'importanza del volto
Andy Young e Tom Hartley, due psicologi dell'Univeristà di York, a Toronto, hanno condotto una ricerca che ha coinvolto 1000 soggetti fotografati per capire come i volti (i selfie) delle persone inducano dei giudizi nelle persone che li guardano (nello studio, erano 30 i soggetti che dovevano esprimere un parere sui volti).
I (pre)giudizi principalmente espressi riguardano tre tratti principali:
- affidabilità/aggressività
- attrattività/disinteresse
- dominanza/sudditanza
La ricerca ha isolato 65 caratteristiche fisiche dei volti che incidono sui pregiudizi che le persone elaborano nei confronti dei visi che incontrano.
alcuni esempi
- incutono diffidenza volti caratterizzati da bocca piccola, serrata, espressione seriosa e sopracciglia folte;
- di contro, visi con occhi e labbra sorridenti, sopracciglia aperte, ispirano una sensazione di disponibilità;
- chi ha un viso dalla carnagione scura, con sopracciglia folte, ma corte, e un sorriso abbozzato, è percepito come individuo dominante;
- L'attrattività fisica e il senso di "buona salute" sono ricorrenti in volti caratterizzati dall'essere abbronzati, con labbra sorridenti e polpose.
Oltre la ricerca
A parte il valore scientifico della ricerca citata, che va oltre l'interesse per i selfie, mi sembra interessante come i selfie siano diventati patrimonio del linguaggio comune e forse anche uno dei tanti modi che nel corso degli anni si succedono come mezzo per distinguersi (i selfie non sono solo degli autoscatti, sono foto di sé ritratti in momenti o situazioni particolari, esaltanti, in posti interessanti) e appartenere allo stesso tempo (spesso i preadolescenti, ma anche persone di età molto più avanzata, si immortalano con espressioni facciali tipiche, per esempio con labbra protuse).
Per leggere l'articolo originale: cliccare qui