Come evitare i propri scoppi di rabbia?
Una delle esperienze più difficili della vita del genitore è perdere la pazienza in modo incontrollato, arrivando ad avere comportamenti aggressivi (urla, insulti, strattonamenti, mani addosso) di cui poi ci si pente..
Il senso di colpa poi spinge a cercare di riparare subito il danno, consolando o premiando il figlio... raddoppiando il danno commesso.
La stessa dinamica può avvenire all’interno di una coppia, in un gruppo di amici, durante una competizione sportiva.
Vediamo quali possono essere alcune strategie per evitare che perdere la pazienza possa comportare conseguenze spiacevoli per i vissuti delle persone verso cui agiamo e per le nostre emozioni
Con il sopravvento della rabbia prevalgono infatti comportamenti finalizzati a scaricarla (urlare, colpire oggetti, ..o i figli direttamente), che non sono però utili a promuovere un cambiamento
I segnali della rabbia
In primo luogo occorre quindi riconoscere quali sono i segnali che ci avvisano che ci stiamo per arrabbiare. Ognuno reagisce alla propria maniera, ci sono tuttavia alcune reazioni più ricorrenti:
- aumento della frequenza del respiro;
- aumento del battito cardiaco
- senso di agitazione e irrequietezza
- serrare i pugni o stringere i denti
- arrossamenti in alcune zone del viso (orecchie, guance) o del corpo (petto, collo)
- voglia di scaricare la tensione colpendo qualcosa o liberando energie
- perdita di pacatezza e della possibilità di pensare con lucidità
Strategie per evitare di scoppiare...
Che cosa fare per potersi calmare e non agire istintivamente dicendo o facendo cose di cui poi ci potremmo pentire?
- per rilassare il corpo è utile iniziare a fare respiri profondi
- per rilassare l’attenzione, è utile prendere una pausa dalla situazione stressante (per esempio contare i propri passi mentre ci si reca in bagno)
- cercare attività che solitamente ci dispongono in un clima emotivo più sereno e rilassato. Per esempio, fare attività fisica è utile per scaricare la tensione e l’energia “negativa”
- per tranquillizzarsi, è utile pensare ad un luogo caro o a una situazione che ci dia sensazioni piacevoli: una spiaggia, un paesaggio montano
- per rassicurarci, pensiamo anche che non siamo perfetti e anche se razionalmente ci pare stupido arrabbiarci per quel determinato motivo, accettiamolo al momento e poi ci lavoreremo.
- per consolarci, pensiamo che si tratta di una situazione che passerà
- se possibile è utile confrontarsi con un’altra persona (evitando chi sappiamo potrebbe avere un effetto opposto, cioè di fomentare anziché tranquillizzare)
- per equilibrare la situazione, pensiamo se vi siano fattori che ci stanno facendo arrabbiare, ma non sono imputabili alla situazione che abbiamo in mente, ma magari ad altro (per esempio: alla sera si litiga col partner, ma il motivo di stress è legato ad una preoccupazione lavorativa)