La relazione tra genitori e figli: i figli come centrali e compensatori nella vita dei genitori?
"Genitori quasi perfetti" della regista Laura Chiassone, è una commedia italiana, e molto milanese, prodotta nel 2019 e in uscita nella prossima stagione cinematografica: si tratta di un film molto divertente che ha la capacità di affrontare con leggerezza temi molto importanti, in maniera che per certi versi ricorda il film Carnage di Roman Polanki (ambientazione quasi esclusivamente ristretta all'appartamento, presenza di famiglie e focus della conversazione centralizzato sui figli).
La trama è molto semplice: una madre single organizza in casa la festa di compleanno per il proprio figlio, di 8 anni. Alla festa partecipano alcuni compagni di classe e i rispettivi genitori, un campionario di personalità e stili educativi vario e contemporaneo.
Alcuni temi e interrogativi emergono in modo importante, tra una risata e l'altra.
Risvolti emotivi sui figli
Per esempio, quanto nei genitori prevalgono e incidono le aspettative su come i propri figli devono essere rispetto all'attenzione su come i figli cercano di definirsi?
Si tratta di una questione centrale non solo in materia di educazione dei figli, ma nell'intera relazione tra genitori e figli. Nel film emerge in modo nitido quanto alcune scelte che i genitori ritengono di compiere per i propri figli, sono in realtà una proiezione dei propri desideri e delle proprie aspettative, non sempre in linea con quanto i figli esprimono.
Si apre quindi una seconda importantissima questione: quanto un figlio percepisce che allontanarsi dal modello delle aspettative genitoriali non comporti un'automatica disapprovazione o, peggio, un rifiuto, da parte dei propri genitori?
Si tratta di una questione fondamentale nella crescita di una persona e nella formazione della propria identità: sentirsi "sbagliati" in quanto si devia dai desiderata della propria famiglia comporta livelli di fatiche e sofferenze decisamente maggiori rispetto a chi sente di poter seguire le proprie inclinazioni senza che queste vengano rifiutate.
Il primato dei figli?
Per analizzare la relazione tra genitori e figli occorre domandarci quanto i figli diventano una forza centripeta e totalizzante nella vita di una coppia e di un genitore e quanto invece è possibile e funzionale mantenere dei propri ambiti di autonomia? Il film ci presenta personaggi che occupano posizioni diverse su questo punto, ognuno convinto che la propria sia la migliore. Un'analisi più approfondita permette di capire che questo arroccamento sulle proprie scelte risulta più dettata da una difesa delle proprie fragilità e compensatoria di altri parti su cui si è insoddisfatti. A diventare rilevante, a questo punto, non è tanto la strategia scelta, ma quanto sia rischioso per i figli diventare, loro malgrado, ancore di salvezza per i propri genitori.
Altri spunti
Vi sono poi altri temi, più forse di carattere sociologico:
- l'irrinunciabile tentazione di erigersi a giudici dei comportamenti dei figli altrui e, di conseguenza, dell'operato degli altri genitori;
- attribuzioni di significato e valoriali legate all'omosessualità, all'omogenitorialità, ad appartenenze estremiste rispetto all'alimentazione e ad alcune filosofie di vita "radical chic";
- il tema dell'educazione sessuale nella scuola, rispetto a come chiamarlo e affrontarlo (su questo, abbiamo scritto anche nel sito, per chi volesse, può cliccare qui )
Buona visione, buon divertimento e buona riflessione!