Uno dei luoghi comuni più diffusi vuole l'infanzia come un'età felice e spensierata, senza i problemi, le sofferenze e le fatiche che crescendo appesantiscono il nostro vivere. Chi ci segue da qualche tempo però sa che anche i bambini incontrano presto alcune frustrazioni e sofferenze, derivanti per esempio dalla nascita di un fratellino (con i "drammi" della gelosia), alla separazione dei genitori..
Ma ci sono anche situazioni più quotidiane che possono rendere i bambini più vulnerabili, esporli alla sofferenza, come le difficoltà di ambientamento all'asilo o a scuola, i problemi con i compagni, un cambio di casa....
Il punto è capire quanto il bambino sta soffrendo, visto che i piccolini non hanno al capacità di esprimere verbalmente il dolore o di elabolarlo come gli adulti.
Diventa quindi fondamentale diventare abili nel cogliere con quali segnali un bambino che sta soffrendo potrebbe manifestare il proprio dolore, quali sono cioè le modalità con cui i bambini ci chiedono un aiuto.
Abbiamo già dedicato un articolo per capire quali sono i segnali più tipici coi quali un bambino manifesta la gelosia per un fratellino (clicca qui per accedere all'articolo), vediamo ora quali sono gli altri "sintomi"più comuni.
In generale, quando un bambino soffre per una situazione prolungata, ha difficoltà ad adattarsi ad una nuova situazione, alcuni comportamenti possono cambiare velocemente.
In particolare, nei bambini più piccoli spossono manifestarsi:
- irritabilità
- perdita di appetito
- difficoltà ad addormentarsi e nel mantenere il sonno
- difficoltà nel controllo sfinterico e/o enuresi notturna (tornare a farsi pipì e cacca addosso)
- irrequietezza
- difficoltà nei rapporti con i coetanei (aggressività, indifferenza)
- disinteresse per il gioco
- disinteresse per le attività scolastiche
Nei bambini più grandi invece i sintomi sono più "nascosti", perchè non si manifestano con comportamenti, ma con:
- bassa autostima
- insicurezza
- atteggiamenti di chiusura
- reazioni ostili o aggressive
In un prossimo articolo cercheremo di capire come aiutare i bambini ad esprimere le proprie emozioni, anche le più dolorose, per aiutarli ad essere aiutati.