Lavorando nello studio di psicologo a Melzo e Novate con famiglie e genitori di bambini di asili nidi, scuole materne ed elementari, mi sono spesso trovato ad affrontare la tematica della gelosia tra fratelli. In questi articoli cerchermo di approfondire questo sentimento che poi spesso ricompare anche nella vita adulta, capendone i motivi che ne stanno all'origine, come superarla e.. imparando che tutto sommato un po' di gelosia oltre che normale è anche necessaria.
Gli psicologi e psicoterapeuti di Psicologo Melzo e Psicologo Novate si occupano di problemi dell'età evolutiva, difficoltà psicologiche nei bambini, problemi comportamentali dei bambini e difficoltà nella relazione dei genitori coi loro figli.
Per problemi intendiamo sia alcune abitudini comportamentali che rendono difficoltosa la quotidianità (capricci, non dormire, disobbedienza...) sia situazioni cliniche più importanti (disturbi del sonno, dell'alimentazione, difficoltà scolastiche legate al comportamento o a difficoltà dell'apprendimento, comportamenti problematici a casa o a scuola o in altri contesti, difficoltà nel linguaggio, ecc. ecc.).
Ma che cosa vuol dire per gli psicologi psicoterapeuti di Psicologo Melzo e Novate occuparsi di problemi psicologici dei bambini o delle difficoltà comportamentali dei bambini che creano problemi nel rapporto con i genitori?
Dal nostro punto di vista, non ci si può avvicinare da un punto di vista psicologico e clinico ai bambini senza tenere in mente che le caratteristiche principali dell'infanzia sono tre:
A questi tre punti occorre aggiungerne altri due, che riguardano la natura umana nel suo insieme e coinvolge anche noi adulti:
Riteniamo necessario aver delineato le caratteristiche psicologiche dei bambini e delle persone in generali perchè costituiscono le basi del nostro intervento psicologico con bambini aventi difficoltà comportamentali o altri disagi.
In un prossimo articolo rivolto al coinvolgimento dei bambini in terapia, approfondiremo le nostre prassi e i nostri presupposti che molto ci differenziano da altre tecniche di intervento che si fondano sull'idea di problemi come deficit o errori (del bambino o del genitore, a seconda dei casi).
Molto spesso infatti succede che se un bambino fa troppi capricci, è disobbediente, non dorme, non mangia nulla o quasi, oppure presenta dei problemi scolastici, si avviano spesso tutte le indagini del caso, che possono arrivare a far entrare il bambino nel circuito delle varie neuropsichiatrie infantili, o alle valutazioni testistiche o a psicoterapie individuali già in tenera età.
Succede poi che se un bambino sottoposto a dei test raggiunge punteggi "bassi", si aprono le porte di altri interventi specifici mirati sul bambino che viene certificato come "rotto" , "sbagliato", "problematico".
Molto più spesso poi, il dilagare di una vera e propria epidemia psichiatrica rende i bambini sempre più soggetti a psicofarmaci e ad una carriera da "paziente" che vorremmo evitare e arginare dall'inizio.
Approfondimenti:
Gandolfi, M. & Martinelli, F. (2008). Il bambino nella terapia. Approccio integrato alla diagnosi e al trattamento con la famiglia. Trento:Erickson
Gandolfi, M. & Marsibilio, C. (2013). L'invenzione dell'infanzia. Rai Sender Bozen.
Schaffer, H. R. (1984). L'interazione madre - bambino, oltre la teoria dell'attaccamento. Milano: Franco Angeli.