ragioniere ugo fantozzi

L'aumento dell'età pensionabile è un tormento che da anni attanaglia l'Italia. L'età della pensione si allontana sempre di più e soprattutto per chi pensava di esservi quasi arrivato, il sapere che l'obiettivo è stato posticipato dalla legge di qualche anno ha un effetto deprimente e anche irritante.

È ovvio che l'età della pensione è un traguardo ambito e desiderato, ma può anche colorarsi di tinte e tonalità emotive meno piacevoli, come Paolo Villaggio ben mostra nel film "Fantozzi va in pensione": perfino il tanto bistrattato Fantozzi, dopo una vita di angherie e maltrattamenti aziendali che oggi chiameremmo mobbing, una volta liberato dai soprusi della megaditta, vi finisce col lavorarvi gratuitamente pur di riacquistare un ruolo sociale e dopo aver tentato di riempire le proprie giornate con ogni attività.

Può capitare che il fine dell'attività lavorativa possa far sì che la persona si senta improvvisamente inutile, senza un ruolo.

Si tratta di una possibilità più probabile per persone che avevano un ruolo importante e riconosciuto, o in termini professionali o in quanto considerati importanti anche da relazioni non lavorative (per esempio, essere un commesso di un negozio o lavorare in una farmacia, attività che possono rendere una persona un punto di riferimento in quanto conosciuto in una realtà di paese o di quartiere, col venir meno del lavoro, specie se la persona non vive nella zona in cui lavora, può portare a percepirsi come "meno utili" o "meno importanti").

Altro ingrediente che può complicare i vissuti emotivi legati alla pensione è la noia, che compare quando si passa da una vita molto attiva ad uno stato di inattività.

Diventa importante quindi trovare attività sulle quali investire, passioni alle quali dare finalmente espressione, hobby per i quali non si aveva avuto fino ad ora tempo, senza rimanere imprigionati nel pregiudizio che "ormai è tardi" anche per iniziare qualcosa di nuovo (per esempio corsi di lingua o attività come escursionismo o nuovi sport).

È importante sottolineare come le premesse per un buon pensionamento si devono costruire da prima che il momento fatidico arrivi.

In realtà non si tratta solo di premesse per un buon pensionamento, ma per una migliore qualità della vita: occorre imparare non solo ad essere attivi lavorativamente, ma a coltivare "qualcosa per se stessi": un hobby, un'attività piacevole.. occorre coltivare cioè la capacità di prendersi cura di se stessi in un tempo "inutile", ovvero non finalizzato alla realizzazione di un obiettivo concreto, ma "solo" al proprio stare bene.

Oltretutto, come evento corollario, iniziare a fare attività in cui siano coinvolte altre persone (per esempio partecipare a corsi o a società che organizzano eventi quali escursioni, mostre...) permette di estendere le relazioni sociali.

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