Mediazione Familiare e Milan Approach
Come può essere utile il Milan Approach, con le sue tecniche che l'hanno reso una pietra miliare nella terapia sistemico relaizonale, anche nella conduzione di sedute e percorsi di mediazione familiare?
Quali sono le teorie e le tecniche tipiche del Milan Approach che si possono usare in mediazione familiare, adattandole alle specificità del contesto, dei clienti e del mandato del mediatore?
Il Milan Approach, che ha contribuito in modo determinante alla creazione e allo sviluppo della terapia sistemico relazionale familiare, si è sviluppato negli anni '70 a Milano da Mara Selvini Palazzoli, Luigi Boscolo, Gianfranco Cecchin e Giuliana Prata, si ispira a sua volta al gruppo di Palo Alto con Gregory Bateson, Paul Watzlawick, Don Johnson, Jay Haley e il loro approccio strategico.
Nella giornata di sabato 5 novembre 2022, presso il Centro di Consulenza della Relazione Shinui di Bergamo, insieme alla collega Rossana Sisana esploreremo i principali apporti teorici, ma soprattuto si declineranno nella pratica le principali tecniche di conduzione della seduta
La metodologia della giornata porrà al centro esercizi di role-playing e simulazioni di colloqui di mediazione familiare, concentrandosi soprattutto sulle tecniche dell'ipotizzazione, della circolarità, della neutralità e la sua successiva revisione in curiosità.
Particolare enfasi verrà posta anche sulla formulazione delle domande, un aspetto cruciale del lavoro che spesso mette in difficoltà i professionisti agli inizi della propria attività.
Al termine della giornata, per consolidare quanto sperimentato in vivo e consentire approfondimenti teorici, verrà consegnata ai corsisti un'accurata bibliografia che si riferirà sia al periodo della prima cibernetica e del costruttivismo, sia alla successiva fase della seconda cibernetica e del sociocostruzionismo.
Per chi volesse ulteriori informazioni ed eventualmente iscriversi (i posti sono limitati per permettere un'interazione diretta tra tutti nelle simulate) è possibile cliccare sulla pagina di Shinui.
I posti disponibili sono al massimo quindici, un numero contenuto per permettere un'interazione e una partecipazione attiva da parte di tutti nelle esercitazioni proposte