Diversi genitori si rivolgono nei nostri studi di psicologia a Melzo e Novate inviati dagli insegnanti dei figli per capire se questi soffrano di disturbo specifico dell'apprendimento.Ma che cosa sono davvero i disturbi specifici dell'apprendimento? Come può lo psicologo aiutare a risolvere la situazione?
In questa sezione di articoli entreremo nel mondo dei disturbi specifici dell'apprendimento per conoscerli da vicino, eliminare alcune false credenze e capire come affrontarli.
Sul sito del nostro studio di psicologia a Melzo e Novate abbiamo riservato una sezione ai disturbi specifici dell'apprendimento, soffermandoci sulla loro descrizione, come si riconoscono e come si trattano, e, soprattutto, come possono giocare un ruolo nell'identità del bambino se non riconosciuti o, peggio ancora, negati.
Ci concentriamo sempre, nei nostri articoli, sui processi relazionali che nascono dai significati che le persone attribuiscono agli eventi (siano essi fatti di cronaca come naufragi, sparatorie, terremoti) o alle diagnosi. Questo perché dal nostro punto di vista non esistono mai eventi o situazioni che di per sé creano patologia, ma tutto dipende come viene declinato nell'ambito relazionale e del significato personale.
Questo articolo di psicologo Melzo psicologo Novate ha invece un taglio più psico-educativo o informativo, perché si concentra su come la diagnosi di un DSA intervenga nel percorso scolastico.
La legge 170/2010 obbliga la scuola ad utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative che permettano a bambini con dsa di poter fruire di un percorso di formazione più idoneo.
Si tratta di strumenti che permettono di colmare alcuni deficit specifici. Per esempio, per chi soffre di discalculia, è previsto l'utilizzo della calcolatrice, oppure, per disgrafici, l'uso di programmi di videoscrittura (tipo word) con correttore automatico.
Si tratta di alcuni esoneri di cui il bambino beneficia per via delle specificità dei propri deficit, che renderebbero impossibile e inutile lo svolgimento di alcune attività: ad esempio, non dover imparare un testo a memoria.
Aldilà di quanto previsto dalla Legge, da un punto di vista psicologico è necessario, utile, doveroso ed etico intervenire non solo per fornire srtategie e strumenti per apprendere le materie, ma anche prevenire forme di disagio emotive-relazionali, come meglio illustrato nell' articolo di Psicologo Melzo che si occupa più specificatamente dell'intervento psicologico per bambini con disturbi specifici dell'apprendimento.