bambini e psicologia

Lavorando nello studio di psicologo a Melzo e Novate con famiglie e genitori di bambini di asili nidi, scuole materne ed elementari, mi sono spesso trovato ad affrontare la tematica della gelosia tra fratelli. In questi articoli cerchermo di approfondire questo sentimento che poi spesso ricompare anche nella vita adulta, capendone i motivi che ne stanno all'origine, come superarla e.. imparando che tutto sommato un po' di gelosia oltre che normale è anche necessaria.

La gelosia è un sentimento che tutti noi conosciamo e di cui spesso parliamo nelle nostre sedute di psicologia a Novate o Milano. Di solito, adesso che siamo adulti, riguarda le nostre relazioni affettive, soprattutto quelle di coppia, ma anche, a volte, nelle relazioni con amici o colleghi.

Le radici di questo sentimento sono però antiche, e affondano nel terreno delle relazioni familiari, quando, ancora piccoli, iniziamo a temere che qualcuno possa rubarci l’amore che i nostri genitori provano per noi.

Ovviamente i primi a fare l’esperienza della gelosia sono i figli primogeniti nel momento in cui arriva un fratellino o una sorellina: ma da che età è possibile iniziare ad essere gelosi?

Non ci sono risposte certe e condivise: Freud (1978)faceva risalire la fascia di età in cui si manifestano i primi comportamenti tipici della gelosia è individuabile tra i due anni e mezzo e i cinque, mentre Donald Winnicott (1987, 1993) individua attorno ai 15 mesi di vita del bambino la comparsa di tali comportamenti.

In effetti diverse ricerche dimostrano come a quest’età i bambini siano già in grado di rendersi conto dell’esistenza di un “rivale” nel rapporto con la mamma. Personalmente credo che l’età in cui la gelosia sia affaccia nella vita emotiva di un bambino sia ancora prima dei 15 mesi, sia da quanto posso constatare dall’esperienza con i genitori di bambini dell’asilo nido, sia anche grazie a ricerche che da oltre un decennio dimostrano come già ad un’età sorprendentemente precoce il bambino è in grado di tener conto di tre attori contemporaneamente (Fivaz-Depeursinge & Corboz-Warnery,1999) durante le sue interazioni, fatte di vocalizzi, sguardi, movimenti delle mani.

Il momento più critico, per la gelosia di un bambino, è comunque individuabile attorno ai due-tre anni, in un’età in cui proprio perché inizia a godere di maggiore autonomia, ad avere più possibilità di movimento, richiede maggiormente la protezione e la vicinanza della mamma, una sorta di rifornimento emotivo per potersi allontanare (si pensi all’inserimento nella scuola materna), proprio come un rifornimento di benzina che consenta di andare più lontano. Ovvio che in una fase del genere, la comparsa di un fratellino o di una sorellina possano far vivere maggiormente l’ansia di perdere le attenzioni e le cure della mamma.

Sebbene accada più raramente, anche bambini più grandi, di dieci o dodici anni, potrebbero avere sentimenti di gelosia, ma hanno già acquisito gli strumenti per fronteggiare in modo meno dirompente i vissuti e le frustrazioni della gelosia.

Bibliografia

Fivaz-Depeursinge, E., & Corboz-Warnery, A. (1999/2000). The primary triangle.

New York: Basic Books (trad. it. Il triangolo primario. Milano: Cortina).

Freud, S. (1978). Psicoanalisi dell’età infantile. Torino: Bollati Boringhieri

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa navigare più comodamente e meglio sul nostro sito, sperando di rendertelo ancora più interessante. Se desideri saperne di più o vuoi sapere come bloccarli  clicca QUI