bambini e psicologia

Lavorando nello studio di psicologo a Melzo e Novate con famiglie e genitori di bambini di asili nidi, scuole materne ed elementari, mi sono spesso trovato ad affrontare la tematica della gelosia tra fratelli. In questi articoli cerchermo di approfondire questo sentimento che poi spesso ricompare anche nella vita adulta, capendone i motivi che ne stanno all'origine, come superarla e.. imparando che tutto sommato un po' di gelosia oltre che normale è anche necessaria.

Lo sviluppo del linguaggio nei bambini

In un precedente articolo su Psicologo Melzo e Psicologo Novate abbiamo spiegato come noi umani nasciamo con una predisposizione a comunicare e ad entrare in relazione.

Ma quali sono le tappe dello sviluppo del linguaggio?

  • 2-6 mesi: i bambini producono le prime vocalizzazioni, emettendo suoni che possono essere già occasione di scambio conversazionale secondo un ritmo di attività – pausa (quando il bambino vocalizza, l'adulto tace, appena il bambino si interrompe, l'adulto può parlargli...)
  • 6-7 mesi: compare la "lallazione": i bambini iniziano a produrre delle sequenze "consonante-vocale", tipo "ba-ba-ba"... che col tempo da uguali e ripetute diventano alterante "ma-ba".
  • 8 mesi: attraverso i suoni vocali il bambino inizia a richiamare INTENZIONALMENTE l'adulto
  • 10-12 mesi: quando il bambino esplora l'ambiente o trova qualche oggetto interessante cerca di coinvolgere i genitori con suoni e gesti. Parallelamente, compre qualche parola che viene usata per esprimere un'intera frase (tipo "pappa" per dire "voglio la pappa"). Attorno all'anno di età, il vocabolario di un bambino è di circa una decina di parole.
    18 mesi: il bambino padroneggia circa una cinquantina di vocaboli

Ovviamente le tappe di sviluppo sono variabili da bambino a bambino, e oltretutto occorre considerare che anche se ci fosse una comparsa più tardiva del linguaggio, è importante considerare anche l'intenzionalità comunicativa del bambino che si esprime anche con i gesti e con il non verbale.

Troppo spesso si riconduce la comunicazione al linguaggio, con conseguente uso ed abuso della logopedia. Intendiamoci, la logopedia è utile, ma rischia di essere inutile se non si tratta di un mero deficit di linguaggio, ma di comunicazione più in generale.

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