obbligati a obbedire?

Su Psicologo Melzo Psicologo Novate avevamo pubblicato un articolo per spiegare quali meccanismi della mente umana facciano sì che, nel caso si fosse in pericolo in un luogo pubblico, meno persone sono presenti alla scena più possibilità avremmo di essere soccorsi. Se questo fenomeno può sembrare strano, gli studi di psicologia aiutano a comprendere anche altri fenomeni alla base di comportamenti che potrebbero essere ritenuti immorali e disumani.

Pensate ad esempio ai processi per crimini di guerra che hanno visto come imputati alcuni gerarchi nazisti. Il più famoso, in tal senso, è rappresentato dal processo tenutosi a Gerusalemme ad Adolf Eichmann, che organizzò il genocidio degli ebrei e si difese dalle accuse con la frase "Ho soltanto obbedito agli ordini".

Questa frase, "ho soltanto obbedito agli ordini", è una frase molto in voga tra persone che vengono accusate di qualche reato: l'ha detta il medico dell'ospedale Santa Rita nell'ambito dell'inchiesta che vide la clinica milanese processata per aver fatto operazioni chirurgiche inutili ai fini di avere rimborsi dalla Regione.

La frase è stata pronunciata anche da Paul Tibbest, pilota del bombardiere che sganciò la prima bomba atomica della storia, quella su Hiroshima (in realtà il militare non è mai finito sotto processo, ma rispose così ad un'intervista di una giornalista che gli chiese se dormisse sonni tranquilli dopo quel volo.

Fino a che punto è giusto giustificare l'operato di una persona se questa sta "solamente obbedendo" agli ordini di qualcun altro? A quale comando dobbiamo obbedire: a quello dei superiori? A quello della legge? E se la legge è in contrasto con la nostra morale? Voi che cosa ne pensate?

Noi, in quanto psicologi, iniziamo spiegandovi i processi psicologici che guidano i nostri comportamenti.

La psicologia ha tra i suoi compiti quello di aiutare a capire i comportamenti ed i processi psicologici che li guidano: vediamo come anche la scelta di obbedire ha una base psicologica studiata in un esperimento divenuto molto famoso.

 L'esperimento di psicologia                                                                                                                      

Il primo a studiare questo aspetto della psicologia umana è stato lo psicologo statunitense Stanley Milgram, che ideò un esperimento per capire il comportamento delle persone a cui un'autorità (nel caso specifico uno scienziato) ordina di eseguire delle azioni che confliggono con i valori etici e morali dei soggetti stessi.

I partecipanti alla ricerca furono reclutati tramite un annuncio su un giornale locale o tramite inviti spediti per posta a indirizzi ricavati dalla guida telefonica (oggi potrebbero essere i concorsi). Il campione risultò composto da persone fra i 20 e i 50 anni, maschi, di varia estrazione sociale.

Fu loro comunicato che avrebbero collaborato, dietro ricompensa, a un esperimento sulla memoria e sugli effetti dell'apprendimento. I partecipanti vennero divisi in due gruppi, "allievi" e "insegnanti": in realtà tutti gli "allievi" erano degli attori, ma questa informazione era sconosciuta agli "insegnanti" (i veri soggetti dell'esperimento).

Gli "insegnanti" dovevano dire una serie di parole agli "allievi", i quali dovevano ripeterle: se gli allievi sbagliavano, gli insegnanti dovevano infliggere una scossa elettrica attraverso un apparecchio di cui avevano il controllo.

Questo apparecchio aveva una scala crescente di voltaggio della scossa (dai 15 volt ai 450). Prima di procedere, agli insegnanti era data una scossa di 45 volt per testare il reale funzionamento dello strumento (e del dolore che si prova a ricevere la scossa). Gli allievi, erano stati istruiti in modo da fornire risposte errate e di lamentarsi per il dolore e implorare via via il cessare delle scosse (che in realtà non ricevevano, ma ovviamente questa informazione non era nota all'insegnante).

Sapete che risultati sono emersi da questo esperimento di psicologia sull'obbedienza? Che ben i 2/3 dei soggetti hanno obbedito agli ordini infliggendo fino alla scossa più forte agli allievi.

Abbiamo riportato il risultato principale di questo esperimento di psicologia, che è stato replicato nel corso degli anni e anche in nazioni diverse (tra cui l'Italia), dando risultati sempre molto simili.

Non approfondiamo in questo articolo tutte le variabili esplorate (tra cui, ad esempio, si nota che più il soggetto è vicino alla propria vittima, più è reticente nel continuare a infliggere la scossa, o che se gli scienziati presenti alla prova – ovviamente anche loro attori – si mostrano in disaccordo tra loro rispetto al continuare o no a dare le scosse, i soggetti interrompono la loro attività non cogliendo più un fronte compatto da parte dell'autorità), perché comunque il risultato principale è molto significativo: pur di obbedire agli ordini dell'autorità, molto spesso le persone vanno contro quelli che sono i propri principi.

Anche per questo motivo, quando lavoriamo in psicoterapia individuale, terapia di coppia o terapia familiare nei nostri studi di psicologia a Melzo e  Novate, puntiamo molto con gli adulti sull'importanza di sapersi definire, di permettersi di esprimere il proprio dissenso quando chiamati a fare qualcosa su cui non sono d'accordo, altrimenti il rischio è vivere situazioni in cui si sta male, perché ci si sente obbligati a fare qualcosa e potrebbe finire che poi si eccede nella ribellione, creando danni a livello relazionale e/o personale (ad esempio: continuo ad accettare controvoglia le proposte del mio partner, non mi lamento anche se in disaccordo, poi sfocio in un tradimento)

Per chi volesse avere un'idea dell'esperimento, potete accedere al video presente sul canale Youtube di Psicologo Melzo Psicologo Novate  Guarda il video sul canale di psicologo melzo psicologo novate

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